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Mi manda Gargolla #1

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Le gargolle sono creature assai curiose e amano il confronto. All’interno della rubrica «Mi manda Gargolla» esse si fanno carico di rispondere a domande, dubbi esistenziali, richieste stravaganti, consigli e tutto ciò che una creatura di questo e di altri mondi si sentirà di chiedere. Cosa aspettarsi? Ovviamente delle risposte col cuore in mano, nel senso letterale del termine.

Care gargolle, mi chiamo Yoh’anan, sono un golem e vivo a Praga. Conduco una vita parecchio riservata e, data l’enorme quantità di tempo libero che trascorro in solitaria nella soffitta della sinagoga dove risiedo da diversi secoli, cerco letture sempre nuove che possano tenermi impegnato. Il vostro progetto sembra molto interessante e sarei curioso di conoscere le vostre influenze letterarie. Un saluto argilloso e buon lavoro!

Caro Yoh’anan, ti ringraziamo per averci scritto e pensiamo che la tua missiva sia un ottimo esordio per la nostra rubrica! Siamo gargolle, come ben sai, e dunque l’animo rapace e predatorio contraddistingue anche il nostro approccio alla letteratura; ci piace addentare e sbocconcellare stili e generi diversi.

Difficilissimo fare un elenco stringato ma senza dubbio, tra le penne più celebri, siamo ghiotte divoratrici delle pagine immaginifiche di Borges, delle surreali di Buzzati e di quelle taglienti di Calvino. Inutile nascondere la nostra ammirazione di portata cosmica per le atmosfere sinistre ed evocative delle opere di insuperabili maestri come Lovecraft, Poe, Bierce, Hodgson, Chambers e Machen, nomi ben cesellati nei nostri cuori di pietra. Siamo altresì avide lettrici del genio fantascientifico di Dick, Asimov, Le Guin, Ballard, Herbert e Farmer, giusto per citare alcuni autori capostipiti del genere, a cui ci sentiamo particolarmente legate.

Siamo sicure che, a questo punto, starai pensando che siamo le solite gargolle di una volta ancorate solamente ai grandi classici, riottose verso il moderno e i suoi più recenti filoni narrativi. Nulla di più errato! Ci fanno non poco palpitare i romanzi storici di Evangelisti, il nichilismo di Ligotti, l’estro di Gaiman e l’inquietudine di VanderMeer. Siamo certe che molti di questi nomi li conoscerai bene e, in tal caso, ci complimentiamo col tuo gusto assai affine al nostro! Ci sembra giusto chiudere questa digressione, molto concisa e sicuramente non esaustiva dei nostri gusti, citando tre autori più giovani che siamo sicure non ti deluderanno: Hurley, Quiriny e Miéville.

Non ci dilunghiamo oltre ma ti invitiamo, qualora in futuro volessi un altro confronto, a scriverci senza remora!

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