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La Domenica della Gargolla #1

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Pagine di vecchie riviste ammuffite e libri fuori edizione ormai smembrati si affastellano lungo i canali di gronda e poi, casualmente, fluiscono pigri dentro le gargolle che sussurrano quello che espellono. Di solito lo fanno di domenica, il giorno delle pulizie. «La Domenica della Gargolla» è una rubrica dedicata a fatti strani.

Scrive André Gide, citando l’edizione del 30 settembre del 1927 del quotidiano cattolico francese La Croix, che le autorità del distretto competente rimasero «profondamente stupite quando fu loro segnalata la strana composizione di un villaggio nei dintorni di Novaja Laloga» perché abitato soltanto da vedove. Un’inchiesta stabilì che «tutti i mariti erano stati uccisi dalle loro mogli. Le vittime erano presumibilmente cinquantotto».

«L’istigatrice di questa ecatombe era una donna di nome Sophie Safarine che aveva ucciso i suoi tre mariti». L’autopsia infatti rivelò tracce di veleno in seguito all’esumazione e all’autopsia dei cadaveri. Un metodo di grande ispirazione anche per le altre donne del villaggio che avevano adoperato il veleno per disfarsi dei mariti, dopo aver fatto prendere loro un’ultima colossale sbornia.

«I delitti di queste megere cominciarono subito dopo la guerra. Pare che le brutali abitudini che gli uomini si erano portati dietro dal fronte, e il fatto che per un lungo periodo le donne si erano comportate con molta libertà, siano state le cause di questa esecuzione di massa».

Tratto da André Gide, Fatti di Cronaca, Sellerio Editore, 1994, traduzione di Chiara Restivo.

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