
Le gargolle sono creature assai curiose e amano il confronto. All’interno della rubrica «Mi manda Gargolla» esse si fanno carico di rispondere a domande, dubbi esistenziali, richieste stravaganti, consigli e tutto ciò che una creatura di questo e di altri mondi si sentirà di chiedere. Cosa aspettarsi? Ovviamente delle risposte col cuore in mano, nel senso letterale del termine.
Care gargolle, mi chiamo Stefania e vi scrivo perché ho un disperato bisogno di aiuto da parte vostra. I miei figli, due amabili teenager lettori accaniti e divoratori di serie televisive, hanno avuto la brillante idea di fare una seduta spiritica ad Halloween e sono riusciti, neanche sanno bene come, ad evocare lo spirito della loro cara nonna Adele. Vengo subito al sodo: dopo neanche una settimana non tollero più la presenza, anche se eterea, di mia suocera. Vi prego, salvate la mia sanità mentale e il mio matrimonio!
Cara Stefania, comprendiamo bene il tuo stato d’animo e la situazione che stai vivendo. Diciamocelo con franchezza adattando un vecchio motto: gli spiriti, proprio come il pesce, dopo tre giorni puzzano. Sicuramente per i tuoi figli, e magari anche per tuo marito, sarà anche una gioia poter godere di nuovo della compagnia della nonna ma, allo stesso tempo, anche tu hai diritto a non vivere in un’abitazione infestata da una suocera ectoplasmica.
In questi casi conviene sicuramente rivolgersi a professionisti del settore ma col rischio evidente di destare i sospetti dei tuoi familiari. Potremmo consigliarti dei tomi assai adatti per questo tipo di evenienze ma ti condurrebbero a pratiche e metodi assai pericolosi per la tua già precaria stabilità mentale. Pertanto, ti proponiamo di percorrere la via diplomatica con tua suocera, magari coinvolgendo i tuoi familiari al fine di fargli capire che un fantasma in casa è un problema, soprattutto quando vengono ospiti a cena. Magari promettile, in cambio della sua dipartita, che terrete la casa più ordinata, che userete il corredo che vi ha regalato quando vi siete sposati e che i vostri figli andranno a lezione di pianoforte, insomma quelle classiche richieste da nonne esigenti di un tempo.
Non possiamo però garantirti che la diplomazia ottenga il risultato voluto e dunque ti suggeriamo un rimedio casalingo a basso costo ma efficace, suggeritoci da alcune nostre conoscenze. Prendi un barattolo di vetro col coperchio, riempine la base con un trito di salvia, incenso e aneto e inserisci una candela nera mai usata. Munisciti anche di una foto di tua suocera, non importa di che periodo sia. Durante il prossimo plenilunio, magari mentre tutti saranno fuori casa, vai nella stanza dei tuoi figli, apri il barattolo e accendi la candela. Brucia subito la foto e assicurati che i resti si mischino col trito di erbe e, se tutto funzionerà a dovere, appena la presenza verrà attratta dalla trappola le erbe dentro al barattolo si anneriranno istantaneamente. A questo punto stringi con forza il coperchio e chiudi il barattolo.
Tua suocera sicuramente farà un po’ di trambusto ma non preoccuparti, d’altra parte a chi farebbe piacere finire intrappolato in un barattolo! Alla prima occasione utile fai una visita al cimitero, meglio se di notte, e riversa il contenuto del barattolo sulla tomba, ristabilendo così l’ordine delle cose. Immaginiamo che l’istinto potrebbe spingerti a tenerla imprigionata per sempre ma ti consigliamo caldamente di resistere alla tentazione, certe scelte rischiano di corrodere l’animo in modo irrecuperabile.