
Pagine di vecchie riviste ammuffite e libri fuori edizione ormai smembrati si affastellano lungo i canali di gronda e poi, casualmente, fluiscono pigri dentro le gargolle che sussurrano quello che espellono. Di solito lo fanno di domenica, il giorno delle pulizie. «La Domenica della Gargolla» è una rubrica dedicata a fatti strani.
Non mancano, ancora fino al secolo scorso, le cronache che riportano casi di apparizioni e di presenze. Ci troviamo nel comune di Ponteranica, nel bergamasco. È notte. Su quattro o cinque casette, che si trovano nei pressi della piazza, cominciano a cadere regolarmente dei sassi di dimensioni diverse che tuttavia non producono alcun danno essendo fatti di materiale argilloso.
«In una di queste sere un artigliere da montagna, un pezzo di giovanotto ben piantato, volle constatare se l’effetto della sassaiola fosse veramente innocuo. Un primo sasso lo colpì alla spalla ma l’artigliere non avvertì alcun dolore: ne richiese uno di volume maggiore. Fu accontentato: il sasso gli cadde in testa e con tale forza che il cappello all’alpina cadde a terra, ma l’artigliere non sentì alcun dolore e rimase strabiliato aumentando lo stupore in coloro che stavano ad osservare».
Non soddisfatti, i paesani decidono di organizzare una vera e propria battuta di caccia ai fantasmi, o presunti tali, senza esito. Coinvolgono persino il parroco che, spinto da più parti, si decide di recarsi nei pressi della piazzetta Superiore, alzando la mano per dare la benedizione: a quel punto «un sasso lo colpì, senza produrgli alcun male, al braccio».
Tratto da La Voce di Bergamo, il 9 marzo 1927.