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Mi manda Gargolla #7

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Le gargolle sono creature assai curiose e amano il confronto. All’interno della rubrica «Mi manda Gargolla» esse si fanno carico di rispondere a domande, dubbi esistenziali, richieste stravaganti, consigli e tutto ciò che una creatura di questo e di altri mondi si sentirà di chiedere. Cosa aspettarsi? Ovviamente delle risposte col cuore in mano, nel senso letterale del termine.

Care gargolle, mi chiamo Ettore e insegno italiano in un liceo classico siciliano. Con l’avvicinarsi del periodo natalizio vorrei approfondirne in classe alcuni aspetti folkloristici meno noti, rifuggendo dalle solite tradizioni che più o meno conosciamo tutti. Vorrei catturare l’attenzione dei miei alunni – missione tutt’altro che facile – e allo stesso tempo allargare un po’ i loro orizzonti, magari stupendoli con una chicca delle vostre. Tra compiti in classe, interrogazioni, impegni e scrutini in arrivo, non saprei dove e soprattutto quando cercare qualcosa; fatemi questo bel regalo!

Caro Ettore, accogliamo con grande piacere la tua richiesta e ci fa piacere soccorrere un insegnante che quotidianamente cerca di catturare l’attenzione dei suoi studenti, creature sicuramente assai difficili da gestire! Nel panorama folkloristico natalizio esistono una miriade di elementi assai interessanti e molto differenti dalla narrazione tradizionale di questa festa; dietro la sua facciata allegra e gioiosa, non sai quante zone d’ombra e di mistero esistono!

Una settimana fa circa si sono tenute le sfilate dei Krampus – figure mitologiche che pensiamo possano proprio fare al caso tuo – in molte città e paesi del Trentino e del Friuli, come anche in Austria, Germania e Svizzera. La mitologia cristiana vuole che, durante antichi periodi di carestia, vi fossero bande di giovani, travestiti da creature demoniache con tanto di pelli e corna di animali, intenti a terrorizzare gli abitanti delle zone contadine col fine di derubarli delle provviste in concomitanza dell’inizio dell’inverno. Dopo varie scorribande alcuni giovani si resero conto che, perfettamente infiltrato nei loro gruppi ma tradito dal rumore dei suoi zoccoli caprini, vi era addirittura Satana stesso. Una tale scoperta destò il massimo clamore possibile e dovette intervenire il vescovo Nicola, celebrato il 5 Dicembre, a esorcizzare l’acerrimo nemico e ripristinare l’ordine.

Ancora oggi, infatti, durante le celebri sfilate dei Krampus, mentre questi sono intenti a terrorizzare grandi e piccini, roteando le loro fruste e cercando di colpire chiunque si trovi sul loro incedere, un eroico San Nicola cerca di reprimerne le malefatte e regalare dolciumi ai bambini presenti. Come potrai notare, cercando documentazione visiva di tutto ciò, esistono città dove queste sfilate sono assai tumultuose e accese, con Krampus che sprigionano tutta la loro violenza e irruenza sui malcapitati che non riescono a fuggire in tempo o che, mossi da inaspettato ardore, accennano a cercare lo scontro con questi demoni scalmanati. Noterai infatti che molti coraggiosi, cercando lo scontro fisico con i Krampus, provino a rubar loro le maschere proprio perché, qualora l’azione riuscisse, la creatura demoniaca sarebbe oltraggiata e dichiarata sconfitta così come vuole la tradizione.

Nonostante questa consuetudine sia stata collocata all’interno della tradizione religiosa cristiana e accomunata al periodo delle festività natalizie, le sue origini sono sicuramente ben precedenti e sicuramente connesse ai riti legati al solstizio d’inverno e a tutte le conseguenze socio-antropologiche che esso comportava. Ci vengono in mente tanti altri riferimenti possibili, per esempio il culto del dio Pan e tutte le tradizioni legate a divinità e creature boschive e selvagge come fauni, satiri e altri loro omologhi presenti nel folklore.

Sicuramente, per come siamo fatte noi gargolle, vedere masnade di diavoli selvaggi e allo stato brado per le strade delle città non può che soddisfare il nostro spirito, riempiendo i nostri avidi sguardi di mascheroni dalle smorfie malefiche, corna nodose e artigli pronti a colpire. Siamo certe che i Krampus riusciranno a conquistare i cuori dei tuoi studenti, ricordandogli che il Natale non è solo addobbi festanti, luci sgargianti e corse ai regali; d’altronde, come diceva un filosofo a noi molto caro, «Colui che crede che nel mondo i diavoli non vadano mai senza corna e i pazzi senza sonagli sarà sempre loro preda o loro zimbello».

1 commento su “Mi manda Gargolla #7”

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