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La Domenica della Gargolla #8

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Pagine di vecchie riviste ammuffite e libri fuori edizione ormai smembrati si affastellano lungo i canali di gronda e poi, casualmente, fluiscono pigri dentro le gargolle che sussurrano quello che espellono. Di solito lo fanno di domenica, il giorno delle pulizie. «La Domenica della Gargolla» è una rubrica dedicata a fatti strani.

La Vecchia, questo strano essere, grinzoso, sdentato, lacero, la notte di Natale o l’ultimo dell’anno secondo i paesi dove li si crede, esce in giro portando quel che portano i morti: balocchi, abitini nuovi, dolci e quattrini da regalare a’ bambini. Dove è un antico castello, questa Vecchia vi rimane chiusa e nascosta l’intero anno, e ne esce a piedi tirandosi dietro una funata di muli carichi di tutto quel ben di Dio.

A Corleone, in provincia di Palermo, scende dalle rocche in forma di uccello penetra nelle case, come altrove penetra in figura di formica. Quivi trova le scarpe; in Roccapalumba, sempre nel palermitano, fazzoletti preparatile dai fanciulli. Invisibile per sua natura e per sua volontà espressa, in Resuttano, in provincia di Caltanissetta, va, avvolta in un lenzuolo, al suono d’una campana da vacche ed esige che nessun fanciullo mai ordisca, per curiosità, metter fuori la testa, aprire gli echi per cercar di vederla e conoscerla.

Tratto da G. Pitrè, Esseri soprannaturali e meravigliosi in Usi e costumi, Credenze e pregiudizi del popolo siciliano, Palermo, L. Pedone-Lauriel, (1889).

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