
Tra le infinite pagine divorate e gli incalcolabili fotogrammi ammirati, alcuni finiscono inevitabilmente col conquistare il granitico cuore delle gargolle e trovarvi rifugio. Quando lo trovano opportuno, esse non mancano di suggerire le opere che ritengono più meritevoli d’attenzione. Sono consigli a dir poco ponderati, partoriti nella penombra degli abbaini dove esse dimorano.
Antonio consiglia Il buco, un film del 2021 diretto da Michelangelo Frammartino. Presentato alla 78ª Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film è il terzo lungometraggio del regista. L’Abisso di Bifurto è una grotta che si trova nel parco nazionale del Pollino, situato tra Basilicata e Calabria. Profondo quasi settecento metri, l’inghiottitoio venne esplorato per la prima volta nel 1961 da un gruppo di speleologi del Nord Italia. Il buco racconta la storia di quella esplorazione, mischiandola alle storie di altre «esplorazioni»; la discesa fino al fondo dell’abisso è una potete metafora per raccontare l’Italia di quegli anni — così come la vita e la morte — scendendo in profondità, senza perdere di vista la superficie.