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Mi manda Gargolla #13

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Le gargolle sono creature assai curiose e amano il confronto. All’interno della rubrica «Mi manda Gargolla» esse si fanno carico di rispondere a domande, dubbi esistenziali, richieste stravaganti, consigli e tutto ciò che una creatura di questo e di altri mondi si sentirà di chiedere. Cosa aspettarsi? Ovviamente delle risposte col cuore in mano, nel senso letterale del termine.

Care gargolle, mi chiamo David e ho seguito con molto interesse i vostri responsi in tema di patti e scambi con creature infernali. Sono sempre stato affascinato dalle tradizioni religiose e dai loro precetti, ho viaggiato molto e conosciuto tante culture diverse. Scorrendo le vostre risposte mi sono reso conto dell’esistenza di una grande fetta di folklore e di conoscenza arcana, riconducibile per l’appunto alla demonologia, che ho sempre incontrato per vie traverse senza approfondire. Da accanito lettore vi chiedo quali testi — meglio se romanzi perché non vorrei addentrarmi in trattati e tomi perniciosi; quelli li lascio a voi! — potreste consigliarmi per entrare in questo segmento oscuro del rapporto col sovrannaturale.

Caro David, abbiamo notato con estrema soddisfazione che questo tema ha suscitato interesse tra i nostri seguaci, evidenziando una certa sensibilità e affinità riguardo certe tematiche solitamente poco approfondite nei salotti culturali odierni. Ma, come avrai ben capito, le gargolle non sono solite a presenziar salotti e prediligono invece soffitte in penombra, scranni polverosi e compagnie ben selezionate.

Scendere a patti con i demoni, interiori e non, è una dinamica molto probabilmente esistente nell’essere umano fin dalla sua comparsa su questo pianeta. Nel corso dei secoli sono giusto cambiati alcuni interlocutori, si sono approfondite alcune conoscenze e pertanto, di epoca in epoca, vi è stata una specializzazione nelle arti e nelle tecniche di comunicazione con altri mondi e universi. Senza dubbio due dei testi più rinomati sul tema sono il Clavis Salomonis e il Lemegeton Clavicula Salomonis entrambi scritti da un sovrano — Salomone, per l’appunto — che padroneggiò la demonologia come pochi altri individui nella storia per poi pentirsene, come afferma nel suo testamento. Chi siamo noi per giudicare un uomo che riuscì a obbligare masnade di demoni per far costruire loro il tempio di Gerusalemme!

Potremmo dilungarci ancora a lungo su queste mirabili discussioni, ma proviamo a venire al punto della tua richiesta, snocciolando alcuni titoli che sicuramente rappresentano delle pietre miliari in questo filone. Inutile dire che, in cima ad una ipotetica lista di opere, troneggia il Faust di Goethe, senza però dimenticare la rappresentazione messa in atto sul finire del Cinquecento da Marlow, dove Mefistofele conquista a pieno titolo la scena. A seguire sarebbe impossibile non menzionare Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, un altro vivido esempio di compromesso col demonio e di altrettanta nefasta consapevolezza tardiva. Su questa scia ci preme menzionare anche La pelle di zigrino di Honoré de Balzac, dove il ricorso incauto a un altro artefatto ingannevole ricorda al lettore la caducità di certi metodi azzardosi e l’importanza di alcuni dilemmi morali. L’ultimo titolo che ti consigliamo è sicuramente un’opera che riteniamo fondamentale nell’intero panorama letterario contemporaneo, ossia Il maestro e Margherita di Bulgakov. Un patto col Diavolo, stavolta nelle vesti dell’esperto demonologo Woland con al seguito la sua improbabile corte, in una Mosca sovietica che fa da cornice a una vicenda dal tagliente tono satirico.

Ci siamo limitate a dei grandi classici, a delle opere notoriamente senza tempo, che reputiamo possano aprirti le porte di un panorama assai frastagliato e multiforme. Quando sarai pronto per addentrarti in esso, saprai a quale portone bussare nuovamente, meglio se durante una notte di luna piena.

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