
Ogni settimana, la rubrica «La biblioteca di Ghould» presenta i ritrovamenti che il signor Ghould effettua periodicamente all’interno dei libri conservati nella sua biblioteca personale. Egli ci scrive ogniqualvolta incappa in un bigliettino, una cartolina, un fiore rinsecchito, un francobollo. Il più delle volte si tratta di scoperte di poco conto, altre volte invece anche Ghould ne rimane turbato.
Oggi il signor Ghould è nostalgico e condivide con noi una vecchissima fotografia della sua prima collezione di libri, all’epoca conservata su due semplici scaffali in un abbaino di Lipsia scarsamente illuminato. Quella raccolta iniziale si è trasformata, nel corso degli anni, nella biblioteca che io, Erre e Pì siamo soliti frequentare con assiduità da alcuni mesi. «Quei volumi», ci confessa il signor Ghould, «sono sparsi qua e là, ormai. Mi piace pensarli come vecchi saggi in grado di dispensare consigli ai libri più giovani: non vi stiracchiate troppo, tenete a portata di pagina un randello per scacciare topi e insetti affamati, siate docili e premurosi nei confronti di chi vi apre per leggervi dentro.»