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Montagne incantate #3

Tra le infinite pagine divorate e gli incalcolabili fotogrammi ammirati, alcuni finiscono inevitabilmente col conquistare il granitico cuore delle gargolle e trovarvi rifugio. Quando lo trovano opportuno, esse non mancano di suggerire le opere che ritengono più meritevoli d’attenzione. Sono consigli a dir poco ponderati, partoriti nella penombra degli abbaini dove esse dimorano.

Giuseppe consiglia Le montagne della follia, un romanzo di H. P. Lovecraft scritto nel 1931 ma pubblicato nel 1936, dopo vari rigetti a causa della lunghezza del testo ritenuta eccessiva. Una spedizione scientifica in Antartide scopre manufatti vecchi di milioni di anni nelle profondità di una titanica catena montuosa. Nel sottosuolo sarà testimone del risveglio di creature ctonie antiche quanto il cosmo stesso. E la spedizione si trasformerà presto in un incubo collettivo. Le montagne lovecraftiane si rivelano scenario perfetto per un orrore cosmico pronto ad abbattersi su un gruppo di uomini inconsapevoli delle verità che rischiano di riportare alla luce. Tra caverne, vette chilometriche e cunicoli si annida il male dormiente da eoni.

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