
Le gargolle sono creature assai curiose e amano il confronto. All’interno della rubrica «Mi manda Gargolla» esse si fanno carico di rispondere a domande, dubbi esistenziali, richieste stravaganti, consigli e tutto ciò che una creatura di questo e di altri mondi si sentirà di chiedere. Cosa aspettarsi? Ovviamente delle risposte col cuore in mano, nel senso letterale del termine.
Care gargolle, non sono il vostro solito lettore che chiede consigli letterari, rimedi al limite del paranormale o soluzioni a problemi a dir poco inusuali. Vorrei organizzare una cena tra amici ma vorrei caratterizzarla con un tono weird, genere che entusiasma tutti i commensali. Avreste dei suggerimenti gastronomici?
Caro lettore, non c’è richiesta che le gargolle non possano esaudire! Non di certo perché siamo creature onniscenti (tutt’altro!), ma solamente perché ricche di multiformi conoscenze che ci soccorrono quando le nostre competenze non sono proprio affini alla richiesta. Pertanto ci siamo rivolte a un nostro caro amico che, per alcuni decenni, ha gestito una taverna molto esclusiva che ci ha visto clienti abituali per diverso tempo. Contattarlo non è stato per nulla facile, dato che è un tipo a cui piace molto viaggiare e… cambiare tante realtà, se così possiamo dire. In ogni modo lo abbiamo raggiunto e ci ha proposto un menù che speriamo possa fare al caso tuo!
Antipasto: Il cuore rivelatore — Una porzione di carpaccio di barbabietola su un letto di lattuga, con gocce di crema di avocado che ricordano le macchie di sangue descritte nel racconto. Il sapore intenso della barbabietola si unisce alla cremosità dell’avocado per creare un antipasto ricco di gusto e ispirazione letteraria.
Primo piatto: La maschera della morte rossa — Una zuppa di pomodoro arricchita da patate dolci, zenzero e cumino. Il colore rosso intenso della zuppa richiama la peste che decima la popolazione nel racconto di Poe, ma il sapore è dolce e avvolgente, come un abbraccio che protegge dalle insidie del mondo esterno.
Secondo piatto: L’ultimo rito di Uller — Un piatto di gnocchi di patate conditi con una salsa di funghi porcini e rosmarino. Il nome del piatto è ispirato alla divinità nordica che governa la caccia e l’inverno. Il sapore intenso dei funghi richiama il profumo della terra umida e del sottobosco, mentre il rosmarino aggiunge una nota di freschezza.
Terzo piatto: La spada di Welleran — Il terzo piatto è ispirato all’omonimo racconto di Lord Dunsany. Un’insalata di ceci con spezie indiane, verdure croccanti e una salsa allo yogurt e limone. Il sapore intenso delle spezie si unisce alla delicatezza dei ceci per creare un piatto ispirato alla letteratura fantasy.
Dolce: Il gatto nero — Una mousse al cioccolato nero, decorata con zucchero a velo e servita con una salsa di frutti di bosco. Il nome del piatto è ispirato al racconto di Poe. La mousse è una vera delizia per il palato, cremosa e intensa, con il giusto equilibrio tra dolcezza e amarezza.
Il cuoco ci ha raccomandato di non rivelare le sue ricette ma, visto il rapporto che ci lega, ci ha promesso che sarebbe ben lieto di cucinare per voi… magari appena transiterà su questo piano!