
Ogni settimana, la rubrica «La biblioteca di Ghould» presenta i ritrovamenti che il signor Ghould effettua periodicamente all’interno dei libri conservati nella sua biblioteca personale. Egli ci scrive ogniqualvolta incappa in un bigliettino, una cartolina, un fiore rinsecchito, un francobollo. Il più delle volte si tratta di scoperte di poco conto, altre volte invece anche Ghould ne rimane turbato.
Oggi il signor Ghould ci è parso in difficoltà, per la prima volta da quando possiamo affermare di sentirci onorati della sua amicizia. Ci trovavamo tra gli scaffali della sua biblioteca quando un piccolo colpo di tosse ci ha strappato all’esame minuzioso di un volume dedicato alle isole che si sviluppano più in altezza che in estensione. Il signor Ghould ci ha lasciato e si è avvicinato alla figura in penombra; dopo un rapido scambio di battute, ha preso la nuova arrivata sotto braccio e l’ha condotta verso il cono di luce proiettato dalla lampada da lettura. «Vi presento la dottoressa Cadebanoux, mia carissima amica di penna da tempo immemore», ha esordito. La studiosa ci ha salutato, si è presentata con fare sbrigativo e subito è tornata a rivolgersi al signor Ghould, chiedendogli informazioni su un autore apparentemente sconosciuto. «Gritti Ivo o Ivo Gritti, non saprei l’ordine dal momento che potrebbe trattarsi di un nome straniero italianizzato», ha precisato la donna. «L’unica traccia bibliografica sembra essere il resoconto di un viaggio sul pianeta Marte». Il signor Ghould ha iniziato a toccarsi la fronte, si è diretto verso lo scaffale contenente le schede, ne ha sfogliate diverse e ha tirato fuori interi raccoglitori per iniziare le proprie ricerche. Confessiamo di averlo lasciato lì in compagnia della misteriosa dottoressa, ma la risposta al quesito ci interessa al punto tale da dedicarvi le memorie odierne; chissà se lì fuori, da qualche parte, c’è qualche persona in grado di arrivare alla soluzione prima di Ghould e Cadebanoux?