
Ogni settimana, la rubrica «La biblioteca di Ghould» presenta i ritrovamenti che il signor Ghould effettua periodicamente all’interno dei libri conservati nella sua biblioteca personale. Egli ci scrive ogniqualvolta incappa in un bigliettino, una cartolina, un fiore rinsecchito, un francobollo. Il più delle volte si tratta di scoperte di poco conto, altre volte invece anche Ghould ne rimane turbato.
Oggi il signor Ghould ha condiviso con noi un avvenimento che lo ha turbato e al tempo stesso affascinato. Egli stava percorrendo uno dei corridoi della sua biblioteca — e c’è da dire che nei giorni scorsi questo corridoio era stato oggetto di manutenzione in quanto vi erano state diverse infiltrazioni d’acqua dal piano soprastante — sfogliando una copia di Guide de l’alphabet du dessin, ou, L’art d’apprendre et d’enseigner les principes rationnels du dessin d’après nature di Armand Cassagne, quando a un tratto ciò che era descritto nel libro si era fatto in qualche modo materia. «Stavo leggendo il capitolo sulle ombre e le lampadine hanno iniziato a perdere potenza, facendo piombare il corridoio nella semioscurità, per poi rinvigorirsi tracciando così ombre nette sui muri.» Abbiamo cercato di tranquillizzarlo, poiché all’inizio ci sembrava impaurito e spaesato. Poi, però, ci siamo resi conto che la sua non era paura, bensì curiosità. L’ultima frase che ci ha rivolto prima di chiudere la telefonata è stata: «Ricordate quel bestiario medievale di cui vi ho parlato un po’ di tempo fa? Penso di voler fare un esperimento…»